Dopo un prologo autunnale, il programma del Nobodaddy 2011/2012 prende il proprio ritmo battente inaugurando il nuovo anno con Spara/Trova il tesoro/Ripeti - Nascita di una nazione del gruppo romano Accademia degli artefatti, in scena venerdì 13 gennaio alle 21 al Teatro Rasi di Ravenna.
Nobodaddy è il nome che Ravenna Teatro/Teatro delle Albe ha dato alla programmazione che, con base al Teatro Rasi, e con ramificazioni in diversi spazi della città, intreccia la scena teatrale di ricerca con quella della Stagione di Prosa, con la scena della musica indipendente, col disegno e col fumetto, arricchendosi anche di diversi incontri e laboratori. Nel segno visionario del poeta William Blake cui si deve questa enigmatica parola, il Nobodaddy si svolge da anni a Ravenna indicando la possibilità dell’arte di intrecciare “padri” e “figli”, tradizione e ricerca, nome e anonimato. Da gennaio a giugno si susseguiranno negli spazi della città compagnie quali Balletto Civile, Costanzo/Rustioni, Cada die teatro, Teatro dell’Elfo e le stesse Albe, artisti creatori di mondi come Roberto Latini e Virgilio Sieni, tessitori di trame come gli scrittori Gianrico Carofiglio (in prima nazionale) e Andrea Bajani, presenze trascinanti quali Marco Paolini, Fabrizio Gifuni, Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, fino al giovane talento di Alessandro Sciarroni, del gruppo foscarini:nardin:dagostin e della compagine di Punta Corsara.
Ad aprire questo ricco andamento sarà Accademia degli artefatti – gruppo di punta della nuova scena italiana diretto da Fabrizio Arcuri, premio Hystrio alla regia 2011 – con un episodio dell’ampio ciclo Spara/Trova il tesoro/Ripeti di Mark Ravenhill, un “insieme di drammi per la generazione dell’ipod” come lo definisce l’autore stesso. Si tratta di un’epopea di diciassette pezzi tra loro autonomi ma tutti strutturati attorno all’idea di un’invasione militare e alla conseguente occupazione di un territorio, con preciso riferimento alla guerra neocoloniale intrapresa dall’Occidente in Medio Oriente. Tra questi Nascita di una nazione – ispirato all’omonimo film muto girato nel 1915 da David Wark Griffith – ambientato in un ipotetico e attuale dopoguerra dove la potenza straniera si è appena ritirata e un gruppo di artisti del paese occupante promuove tra le macerie l'efficacia dell'arte come rimedio al conflitto.
Una squadra di artisti propagandisti – interpretati da Miriam Abutori, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Fabrizio Croci e Pieraldo Girotto con la regia di Arcuri – che propone un piano culturale per rifondare la nazione a colpi di slogan, simili a quelli elettorali, e di racconti di vita personale. Il linguaggio diretto e semplice di Ravenhill alterna con naturalezza ironia e tragedia, e come uno squarcio, una crepa, ha la forza di infiltrarsi nelle pieghe del nostro quotidiano, catapultando nella satira anche una certa idea inflazionata e mercificata dell'essere artisti.
“Il ciclo di Ravenhill è una sorta di epopea classica ironica e tagliente, tragica e comica allo stesso tempo – afferma il regista – che trasforma in classici dei piccoli episodi quotidiani, immortalando i rapporti tra persone e cose. L’allegoria ribalta costantemente i piani della visione e della comprensione fino a trasformarsi in una sorta di zapping impazzito che lascia scorrere immagini panoramiche per poi metterne a fuoco dei dettagli. Così, grandi e piccole ferite sembrano assumere la stessa origine grazie a un legame sottile e inesplicabile, presente nei piccoli risvolti e nelle grandi trasformazioni della nostra società”.
Classe 1966, autore di una rubrica fissa sulle pagine culturali del quotidiano britannico The Guardian, Ravenhill si è imposto all'attenzione internazionale come drammaturgo con Shopping and Fucking, messo in scena nel 1996 dalla compagnia Out Of Joint al Royal Court Theatre di Londra.
La formazione romana Accademia degli Artefatti è nata all’inizio degli anni Novanta e, dopo essersi dedicata a un teatro di immagine ha sviluppato una peculiare attenzione per la drammaturgia contemporanea (tra cui gli anglosassoni Sarah Kane, Martin Crimp, Tim Crouch e Mark Ravenhill) sviluppando una particolare cifra scenica. La compagnia – vincitrice del Premio della Critica Teatrale 2010 – investe anche nella diffusione e organizzazione di festival e rassegne, tra cui Short Theatre.
Il Nobodaddy segnala inoltre l’appuntamento con S.M.S. Sulfur Magnetic Sound, Radio Zolfo, esercizi di ammirazione a cura di Altre Velocità e Fanny & Alexander, talk radio condotto da Lorenzo Donati e Chiara Lagani con Gabriele Pedullà e Andrea Cortellessa che si terrà alle Artificerie Almagià sabato 14 alle 20 con interventi musicali di In.versione Clotinsky, Mirto Baliani e Marco Parollo.
Informazioni e prenotazioni
Teatro Rasi, via di Roma 39, Ravenna (biglietteria aperta tutti i giovedì dalle 16 alle 18 e a partire da un’ora prima dell’inizio di spettacolo)
0544 36239
333 7605760
nobodaddy@ravennateatro.com